fbpx

Con una spesa minima di 80€ in omaggio DAFNE gel struccante viso.

Top
m
Beauty Suite Blog

Beauty Suite Formula

L’assorbimento percutaneo di principi attivi è strettamente legato all’integrità e allo stato di idratazione della barrieracutanea.

Prima di tutto, gioca un ruolo molto importante la temperatura corporea. In una recente ricerca è stata monitorata la penetrazione di una sostanza (allantoina) aumentando la temperatura cutanea. I risultati mostrano che fornendo calore (42°C) alla pelle per soli 30 secondi prima dell’applicazione della lozione contenente la sostanzaattiva, si ottiene un assorbimento nettamente superiore rispetto ad una temperatura fisiologica. [1]

Il processo di diffusione attraverso lo strato corneo (ovvero la penetrazione di sostanze dalla superficie agli strati più interni) è influenzato dal gradiente di pressione del vapore acqueo. Nello specifico, con l’applicazione di unprodotto sulla pelle all’inizio si ha un rapido aumento della permeabilità cutanea e poi un rallentamento, fino alraggiungimento dello stato stazionario. [2]

Per un maggiore assorbimento, quindi, è inizialmente necessario che la pelle sia pulita, senza sostanze estranee in superficie, libera il più possibile da cellule morte e impurezze.

Secondo uno studio scientifico sui cambiamenti della barriera cutanea indotti da microdermoabrasione, è stato verificato che il processo di esfoliazione porta ad un aumento della TEWL (perdita d’acqua transepidermica) dopo 24 ore e dopo 7 giorni un aumento di idratazione che si protrae nel tempo. [3]

Questo porta a due considerazioni fondamentali: con l’esfoliazione cutanea, grazie alla temporanea perdita d’acqua e all’eliminazione delle particelle estranee superficiali, si ottiene una pelle preparata alla massima ricezione di sostanze attive applicate successivamente. L’altro aspetto importante da considerare è l’aumento deilivelli di idratazione grazie al processo di esfoliazione.

Come rivela una pubblicazione scientifica del 2007, anche lo stato di idratazione cutanea è fondamentale per l’assorbimento di attivi: i test effettuati hanno dimostrato che con l’applicazione di prodotti ad azione idratante su vaste zone della cute si è verificato un sensibile aumento dell’assorbimento transdermico, facendo penetrare conmaggiore intensità e rapidità i composti utilizzati successivamente. [4]

Il processo di esfoliazione, oltre ad un migliore assorbimento di attivi, porta a numerosi altri miglioramenti cutanei, in particolare per ci che riguarda il peeling enzimatico.

In una ricerca Americana pubblicata sull’International Journal of Cosmetic Science, sono stati eseguiti diversi test su volontari con l’applicazione di sieri contenenti enzimi proteolitici. Dallo studio è emerso che il  trattamento con prodotti enzimatici ha portato ad un significativo miglioramento delle proprietà epidermiche e dermiche dopo 1mese: aumento della levigatezza cutanea, diminuzione della profondità e del numero di rughe e aumento dello spessore epidermico e dermico. L’aspetto sorprendente è che i risultati ottenuti, confrontati con l’utilizzo degli AHA (Alfa Idrossi Acidi), sono molto simili ma hanno effetti avversi decisamente inferiori e indice di irritazione moltobasso. [5]

Tra gli enzimi proteolitici più efficaci abbiamo bromelina e papaina.

La bromelina è un enzima contenuto in particolare nella polpa e nel gambo dell’ananas. Oltre alla sua azione cheratolitica, inibisce l’eccessiva infiammazione cutanea, è in grado di ridurre l’edema e offre un decisivo aiutonel recupero e nella cicatrizzazione di stati alterati della pelle. [6]

La papaina è il principale enzima che si trova nel succo della Papaya. Possiede una forte potenziale esfoliante e un’azione schiarente, influenza la barriera cutanea aumentando la perdita d’acqua transepidermica,  degradandole proteine di giunzione intercellulare e inducendo la vasodilatazione. Inibisce la crescita di peli superflui ed esplicauna buona attività riparatrice e idratante. [7]

 

 

RIFERIMENTI:
  • Oliveira G, Leverett JC, Emamzadeh M, Lane ME, “The effects of heat on skin barrier function and in vivo dermal absorption”, Int J 2014 Apr 10;464(1-2):145-51. doi: 10.1016
  • Idson B, “Hydration and percutaneous absorption”, Curr Probl 1978;7:132-41
  • Rajan P, Grimes PE, “Skin barrier changes induced by aluminum oxide and sodium chloride microdermabrasion”, Dermatol 2002 May;28(5):390-3
  • Brand RM, Charron AR, Sandler VL, Jendrzejewski JL, “Moisturizing lotions can increase transdermal absorption of the herbicide 2,4-dichlorophenoxacetic acid across hairless mouse skin”, Cutan Ocul 2007;26(1):15-23
  • Smith WP, Bishop M, Gillis G, Maibach, “Topical proteolytic enzymes affect epidermal and dermal properties”,Int J Cosmet 2007 Feb;29(1):15-21. doi: 10.1111
  • Schulz A, Fuchs PC, Rothermundt I, Hoffmann A, Rosenberg L, Shoham Y, Oberländer H, Schiefer J, “Enzymatic debridement of deeply burned faces: Healing and early scarring based on tissue preservation compared to traditional surgical debridement”, Burns, 2017 Sep;43(6):1233-1243. doi: 1016
  • Caroline S, Manzano K, Willensdorfer A, Starkl P, Pieper M, König P, Mildner M, Tschachler E, Reichart U, Jensen-Jarolim E, “Papain Degrades Tight Junction Proteins of Human Keratinocytes In Vitro and Sensitizes C57BL/6 Mice via the Skin Independent of its Enzymatic Activity or TLR4 Activation”, J Invest Dermatol. 2015 Jul; 135(7): 1790­1800